Son qui, a casetta, a godere di un tepore nuovo, primaverile si direbbe, una roba che non succedeva da mesi!

Come spesso accade -quantomeno stando al meteorologo di turno- questo inverno in Sydney è stato il più freddo dalla caduta dell’impero romano ad oggi, tra le varie sciagure che questa anomalia ha comportato, di particolare rilevo è una alluvione che ha causato -non scherzo- …l’incagliamento di una nave!

Dopo 24 giorni e una spesa tra i 200 e i 300 mila dollari australiani, sono riusciti a liberare lo scafo.
Pare lo abbiano rivenduto a 50 mila lire ad un burattino che voleva cercare il nonno.

Se ne sono perse le tracce.

Ma torniamo a noi… ecco, c’era una cosa che mi animava oggi, perché mi hanno chiesto via mail

“ma come funziona con le stagioni laggiù?”

Evidentemente a lasciare le domande nel blog non siete ancora abituati!

La risposta breve è: al contrario, come tutto da queste parti.

La risposta lunga è che anche io e Deb prima di venire qui ci eravamo strutti per cercare di capire se a) le stagioni avrebbero avuto gli stessi nomi negli stessi periodi, ma significati diversi (ovvero: l’estate è fredda e l’inverno caldo), oppure b) le stagioni erano invertite temporalmente ma le parole avevano gli stessi significati (estate a natale, e inverno a ferragosto).

Abbiamo posto questa domanda a un sacco di gente prima di partire, e sorprendentemente nessuno ha presentato una richiesta formale per farci internare.
La risposta però non l’aveva nessuno.

Ora… siccome io sono un po’ bastardo (si dice bastardo? dai, c’è anche sul dizionario!), e soprattutto poiché sono di fretta che stasera siamo a cena dai Parper, io la risposta non ve la do, e spero che più di qualcuno si prodighi a trovare una risposta il più possibile inverosimile e idiota… so che ce la possiamo fare insieme!!!

Un saluto gente, alla prossima!

F.