Tokyo è una città estremamente moderna: in seguito a un tremendo terremoto avvenuto il 1 settembre 1923, e soprattutto in seguito ai bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondiale, rimane ben poco del passato di Edo. Non starò a dilungarmi oltre sulla storia di Tokyo, in caso vi interessi sono certo che potrete approfondire su wikipedia ed altrove.

 

Per un italiano è quasi inimmaginabile, ma Tokyo non ha un centro. Come molte città anglosassoni non ha una singola piazza di riferimento, una cattedrale, o un reale centro gravitazionale; tuttavia Tokyo va oltre: esistono diversi “distretti” ognuno famoso per qualcosa in particolare, e sono quasi tutti entro una sorta di circonvallazione ferroviaria, ma -di nuovo- nessuno di essi è in qualche modo il vero cuore della città.
Un animale con mille cuori, tutti pulsanti al ritmo frenetico della vita giapponese: mille persone in ogni dove ad ogni ora che si incrociano e scontrano e si strizzano entro una carrozza del treno fino a non permetterti letteralmente di muoverti.
Vi riporto un aneddoto simpatico: ora di punta, questo tipo entra nel treno e si trova strizzato contro una signorina. Lui cerca di liberarsi dalla situazione imbarazzante, e in particolare di toglierle la mano da dietro la schiena, ma lei pensa che lui stia cercando di slacciarle il reggiseno!!
Proprio per evitare questo genere di problemi -che a quanto pare spesso non sono causati da banali malintesi- si sono inventati la carrozza per sole donne!

Ecco, è su queste cose che sono dannatamente imbattibili: trovare soluzioni ai problemi!

Un esempio? Le case sono piccole, non c’è spazio per un bidet, ma la gente ci tiene all’igiene… che si fa? …ve lo giuro, non me le invento ste cose…che razza di fantasia dovrei avere per inventarmi una cosa così?! Si sono inventati il water-bidet 2 in 1! E se state pensando che è uno schifo indecente guardatevi il filmato qui sotto… è una roba elettronica con una pompetta che esce da sotto la tavolozza e vi spruzza… beh, avete capito!
Non so voi, ma io la guardo con una certa diffidenza… per quanto mi riguarda ho deciso che posso farne a meno, se avete testimonianze dirette per favore fateci sapere!

Nonostante il terremoto e le bombe ci sono ancora aree con un qualche valore storico, tuttavia se cercate le radici delle tradizioni giapponesi, avete in mente geishe e samurai, o siete affascinati dalle pagode, la cosa migliore da fare per voi è visitare Kyoto direttamente… o almeno così mi hanno detto, perché io -ahimè- per ora non ci metterò piede.

Asakusa in particolare è molto interessante, per quel poco che ho potuto vedere. Troverete il tempio di Senso ji, e tutto ciò che nell’immaginario collettivo evoca l’immagine del giappone di 50 o più anni fa.

Roppongi è la zona dove non potete mancare se volete vedere la vita notturna, ma oggi come oggi è considerato un luogo più che altro per turisti e stranieri… mi dicono ci siano ottime chance di venire rimorchiati da giapponesi in cerca di avventure esotiche, se siete interessati al genere…

Tsuki ji è il quartiere del mercato del pesce; apparentemente il più grande al mondo, ma visto che stabilire quali parametri fanno di un mercato un grande mercato non è poi così semplice come a dirsi, questo primato gli viene conteso da un numero imprecisato di altri porti sparsi per il globo. In ogni caso, è una meta turistica di primario interesse, io ci sono stato stamattina, ma essendo ferragosto* era chiuso. Pare che nei dintorni ci siano molti negozi di souvenir. Dovrei provare a tornare sabato mattina.

Shinjuku (che per la cronaca è il quartiere dove ho l’albergo) sembra una slot machine. Anzi: un Pachinko! È il quartiere della tecnologia, ma a un occhio non allenato potrebbe sembrare una qualsiasi altro agglomerato di coloratissime insegne al neon inutilmente tempestate di ideogrammi. La Tokyo moderna per eccellenza, nell’immaginario collettivo.

Ultimo ma non ultimo Ginza è il quartiere chic, della moda costosissima, e le boutique degli stilisti internazionali.

Vi rimando a wikitravel, per ulteriori informazioni turistiche… ora è ora che io vada a vivermi questa città!

 

* Naturalmente il 15 agosto non si festeggia ferragosto in Giappone, ma è comunque una festa legata alla religione locale: qualcosa a che fare con la discesa delle anime dei morti, inoltre è il giorno in cui il giappone si arrese al termine della seconda guerra mondiale. Chiedo scusa, ma per ora non ne so di più!