Questa è succosa succosa… una storiella da ammazzarsi!

Il titolo lo abbiamo rubato a Stanley Kramer, sempre per la nostra trilogia “Stay tuned”, e speriamo tanto che i Parper non sappiano mai di questa pagina, soprattutto considerando che lei -Louise- sa un po’ di italiano!

Forse dovremmo fare un passo indietro e spiegare a chi non lo sapesse, chi sono i Parper. Sono una coppia di ragazzi inglesi che abbiamo conosciuto un paio di anni fa quando abitavamo nell’altro appartamento, erano i nostri vicini di casa! Lei inglese, lui di origini indiane, stanno insieme da un po’ di anni.

A parte questo, continuiamo col dire che i Parper non si chiamano Parper, e poi saltiamo a pié pari tutta la storia nonostante ci sarebbero da raccontare alcuni esilaranti episodi di ordinaria follia… privacy rispettata, ci auguriamo! Del resto, noi abbiamo un ruolo in questa storia, e vi raccontiamo solo questa parte!

Facciamo così: per darvi un’idea della coppia, vi rimandiamo al testo della canzone di Kate Nash “Foundations“, del tutto impersonale, ma racconta molto bene lo stato dei rapporti intersessuali in questo piccolo universo anglofono… ah, e tenetela d’occhio questa ragazza, a proposito!

Dunque una bella entrata a sorpresa, ed ecco che i Senior-Parper -i genitori indiani di lui- fanno capolino al video citofono di casa Nostra: non dovrebbe sorprendere scoprire che è ora di cena!

Prima regola: se invitate degli indiani a cena, fissate l’appuntamento con 20 minuti di anticipo per ogni persona invitata.
Noi abbiamo una esperienza limitata a 4 persone fino ad ora, con un bel 100% di ritardatari cronici. Uno di loro andava molto oltre i 20 minuti, ma questi sono dettagli!

L’idea di fondo era salvare la povera impaurita Miss Parper dalle fauci imferocite dei genitori di lui. Eravamo assolutamente pronti ad assistere ad una versione capovolta di “Indovina chi viene a cena”: lei, biondissima inglese del Worcherstershire, avrebbe avuto vita dura a farsi accettare dagli indiani genitori di lui, e lo sapevamo tutti… così Deb aveva offerto questa “terra di nessuno”, il territorio neutro del nostro appartamento, come occasione per conoscersi e permettere alla situazione di smorzare i toni che nelle previsioni erano nerissimi.

Pronto in Tavola, 6 sedie, 6 bicchieri (cosa fondamentale -come avrete capito!), 6 persone; un tavolo semiovale, e le luci basse.

Seconda regola: se invitate degli indiani a cena preparate agnello. Non è così semplice come sembra: niente mucca e sei apposto. Tutt’altro! C’hanno le minoranze loro, ma sono minoranze con magari un 30% di popolazione, quindi conviene saltare anche il maiale, che non si sa mai! Un piccolo inciso: l’agnello era assolutamente spettacolare, cotto in forno per più tre ore con una spruzzata di vino rosso qua e la… va beh, sto divagando, scusate, l’angolo delle ricette un’altra volta però proprio buono!
La mamma sorride, il papà sorride, Mr. Parper Jr sorride, e anche Miss Parper -nel suo saree azzurro- …sorride!
Ci hanno preso in giro tutto il tempo?!!

No, pare che tutti i pregiudizi che dovevano esserci nei confronti della bionda inglesina fossero in qualche modo scomparsi anche se non sappiamo bene né come né perché! Abbiamo sopportato mesi di crisi isteriche, di lamenti, litigate perchè apparentemente lui non voleva comunicare ai suoi della ragazza con cui ha trascorso gli ultimi tre anni della sua vita, né dirgli che vivono insieme né che, urca urca, è inglese!!!

Ora voi vi starete chiedendo, loro, i genitori, dove vivono, cosa fanno?! Beh, vivono entrambi in Inghilterra, da una trentina d’anni, lavorano entrambi ma la capa famiglia parla a mala pena l’inlgese. Lo capisce un pochino ma non lo parla. Devo dire che l’intera situazione prende dei connotati grotteschi!

Quindi morale della favola è che la storia per fortuna non si ripete: la cena non si è trasformata in un incubo per la povera miss Parper, non dovrà dimostrare sopra ogni cosa che merita di condividere la propria esistenza con il figliol prodigo e tutti vivranno felici e contenti!!! Beh, io un po’ di drama lo avrei voluto… in pieno stile Dynasty per dire! Sarebbe stato molto più divertente… Va beh, sarà per la prossima volta!!!

A questo punto però la domanda nostra, la radice, il motivo per cui vi abbiamo portato fino qui è sapere: ma voi… Voi cosa avreste fatto foste stati in lei?!!

Per ora vi salutiamo, e alla prossima trilogia! Wink

D.F