Premessa

Qualche settimana fa mi sono indignato: ho metaforicamente preso carta e penna ed ho scritto una mail alla redazione di un giornale italiano che riportava la seguente notizia (parafraso): nella ex-base portuale di Canberra i canguri stanno prendendo il sopravvento, mettendo a rischio la sopravvivenza degli altri rettili, e gli animalisti si sono arrabbiati perché si vuole sterminare questi animaletti che già soffrono per la siccità degli ultimi anni.

Nel complesso erano riusciti a dare una non-notizia (perché il fatto era vecchio di mesi) e 5 nozioni sbagliate e/o fuorvianti, il tutto nello stesso articolo… ma quel che è peggio, avevano usato in vano, e con accezione negativa il buon nome della giovane Canberra… quando è troppo è troppo!

Canberra è la capitale d’Australia, ed è la più bistrattata località del mondo… i poveri Cambriani -che contrariamente a quanto il nome suggerirebbe non sono esserini verdi con grandi occhi neri e lunghe antenne- sono presi per il culo perfino dai connazionali, per via del vaghissimo isolamento cui sono assoggettati, ma noi… beh, siamo gli unici turisti al mondo ad adorare quel posto… ci siamo già tornati due volte, e quando abbiamo detto che forse l’anno prossimo ripassiamo ci volevano fare cittadini onorari!!!

Quindi ecco il resoconto della nostra avventura Cambriana!

Weekend nella Capitale… il ritorno!

La scelta di passare un weekend nella capitale è stata per lo piu’ dettata dal Hot Air Balloon Festival, un evento molto simpatico che si tiene una volta l’anno e che ci ha fornito un’ottima scusa per andare di nuovo a Canberra.

Eccoci bellissimi e vestiti come due yeti salire in moto alle 6 del mattino, tempo incerto e decisamente un pò freddino. Dopo piu’ tre ore di viaggio, cerchiamo di fare il check in nella nostra sistemazione, con scarso successo… cosa mai potremo fare? Colazione!!!

Torniamo al fido Gus Cafè che già ci aveva allietato un paio di anni fa, ci sediamo e mangiamo delle Eggs Benedict veramente gustose. Cosa sono? Fabri spiega tu per favore…

Uhm… Eggs benedict… perché sempre questi compiti da Zanichello impoverito?!
A dirla tutta poi io mi diverto anche nel ruolo, e sono andato a fare una breve ricerchina, per scoprire che le eggs benedict in questione pare siano un ritrovato francese… può anche essere: troppo buone per essere davvero americane!
In pratica -ma faremo un post-ricetta veloce al riguardo- si tratta di uova alla simil-coque messe su una fetta di pane con prosciutto e simil-maionese da consumare a colazione. Poi si può dire tanto di più, ma vi rimandiamo alla settimana prossima!!

Poi, saltiamo in moto verso una destinazione a me sconosciuta e segreta, ma che rivelerà un pomeriggio davvero stupendo. Dove? Lo zoo di Canberra. Devo ammettere, non sono una grande fan degli zoo: dopo aver visto un platipus impazzito per il poco spazio e un leopardo delle nevi (?) boccheggiante sotto il sole cocente di Sydney senza possibilità di ripararsi ho pensato che gli zoo non fossero il mio passatempo preferito. Però questo di Canberra è un pochino diverso, innanzitutto molto spazio per gli animali (e te credo, Canberra sorge su una piana infinita disabitata, ci mancava anche che facessero le gabbie piccole), e poi ha un’attrazione davvero speciale: un’esperienza diciamo… interattiva!

Carini vero? Sono le bestiole più veloci sulla terra, ecco… voi come vi sentireste se una bestiola veloce veloce vi guardasse così?

Esattamente questo è successo poco prima di uscire dalla “gabbia” (che come diceva Deb, non è proprio corretto chiamare così, viste le dimensioni), a circa 15 metri dall’uscita, quando la guardia numero 1 era a distanza di INsicurezza da noi (ma di assoluta sicurezza per la salvaguardia delle sue chiappe), e la guardia numero 2 stava tranquillamente discorrendo dei suoi trascorsi fotografici lasciandoci indietro di qualche passo.
Lì per lì non è che ce la siamo realmente fatta sotto… in fondo c’è la consapevolezza che questi gattoni non hanno mai fatto del male a nessuno in tanti anni di coccole turistiche… però quando ci ripensi… quando ci ripensi, beh… ad esempio: riguardate la prima foto sopra: il motivo per cui ve l’ho proposta è per avere lo spunto di raccontarvi un aneddoto rapido rapido. Se per caso, guardando la foto da vicino, siete percorsi da un piccolo brivido e pensate qualcosa tipo “io la mano così vicino al muso, a quel coso non ce la metterei”… beh, sappiate che è stata la mia esatta reazione quando ho visto la foto la prima volta… salvo poi ricordare che la mano è la mia!!!
Per fortuna l’attrazione seguente era un fotogenicissimo red panda!

Questo animaletto delizioso è un vero scherzo della natura: nato carnivoro come tutti gli animali della sua famiglia (panda, orsi, etc), ha fatto obiezione di coscienza perché proprio non se la sente di fare incetta di animaletti indifesi, e di conseguenza è diventato vegetariano: quando proprio si rende necessario un apporto proteinico, al massimo mangia uova! Per via del basso apporto calorico delle verdure, è costretto a spendere il 90% della sua vita a mangiare e digerire… ma lui non molla: un idealista convinto!

Il weekend è poi continuato con una cenetta romantica, e un sacco di nanna! Mattino dopo, sveglia all’alba per vedere le mongolfiere che per il brutto tempo però non sono andate da nessuna parte. Il tutto rimandato alla mattina dopo… mille mongolfiere per il cielo di Canberra!

Per la sezione “Ente del turismo Australiano”, segnaliamo: Sammy’s Kitchen, un malesiano-cinese davvero spettacolare. Sappiamo di rasentare la monotonia ma una delle poche gioie di Canberra, visti musei e ambasciate e parlamenti, è mangiare. E senza troppi indugi, dobbiamo ammettere che la qualità è ottima e che raramente si resta delusi. Questo posticino ci è costato intorno ai 40 eurini compresa una bottiglia di vino e abbiamo assaggiato un sacco di cose deliziose. È un motivo per tornare! …e poi -forse per intrattenere i poveri abitanti depressi dalla vuotezza di una città costruita appositamente per evitare che Sydney e Melbourne si scannassero tra loro- ci sono tantissime iniziative interessanti. Da un concerto privato nel museo di arte, alla degustazione di vini e formaggi sempre nel museo per il costo di 3 euro… con tramonto sul lago artificiale che taglia la città in due.

Guardate un pò di foto, non molte perché ci eravamo già stati però fidatevi: Canberra è un piccolo gioiello, davvero tutto da scoprire. E una destinazione obbligata per gli architetti che leggono questo blog!!!

A presto… Saluti anche dal “Grande Muflone” di una località semisperduta a 100km circa da Canberra!