Questo capitolo è un pochino più facile… diciamo che sulla Gibb River Road non puoi trovare altro che terra, baobab (creaturine stupende, nda) e qualche fiumiciattolo da attraversare.

E’ una strada piuttosto faticosa, sterrata, ghiaiosa, in alcuni punti le sollecitazioni alla macchina e alle braccia ti fanno quasi venire voglia di piangere e considerato che va avanti per più di 600km, la crisi isterica è sempre dietro l’angolo. C’è da dire però che forse un pochino di malessere e scomodità non sono poi tanto orribili se poi visiti dei posti come questi. La prima tappa l’avete già potuta ammirare nell’ultimo racconto di Fabri. Da lì in poi andrei a passo di foto, in modo da non annoiarvi ma anche per farvi capire meglio i luoghi che hanno riempito i nostri occhi…

Per  farvi entrare subito nel vivo direi che possiamo cominciare con questo video… E’ il fiumiciattolo più lungo che ti capita di attraversare fino all’altro capo e poi tanto male non ce la siamo cavata.

Ebbene sì, la canzoncina che il Fabri canticchia è quella del cantastorie di cui parlava in precedenza, quello intorno al fuoco e tutto il resto. Attendiamo commenti sulla performance!

Tappa successiva la Drysdale Station: un paio di baracche nel bel mezzo del nulla con qualche attrazione da non sottovalutare. Innanzitutto, volo alle 6 del mattino per ammirare la zona, da una prospettiva decisamente più appropriata. Più volte abbiamo accennato alla vastità di questo paese e l’80% dei luoghi fotografati durante il volo non sono raggiungibili se non dopo giorni di auto, o con una barca dal mare. O forse in alcuni non ci puoi proprio arrivare, almeno che tu non sia un pazzo fulminato a cui piace camminare.

Dimenticavo, a Drysdale c’è anche un’altra piiiiccola attrazione: se per colazione latte e biscotti ti hanno stancato, puoi sempre rifarti con lo spuntino qui sotto!

Si prosegue per Derby e di strada ecco altre tappe degne di nota: il Manning Gorge per cominciare. Una bellissima cascata raggiungibile solo dopo il guado di un laghetto, e una passeggiata di un’oretta. Il guado questa volta lo abbiamo fatto a nuoto, alle sei di mattina, nel gelo più totale. Sono carini però perchè ti danno anche queste simpatiche scatole in cui mettere dentro le tue cose da spingere dall’altra parte. E il giorno prima qualcuno aveva anche avvistato un crocco…

Prossime tappe: Galvans (il mio preferito), Adcock e Bell Gorge. Uno più bello dell’altro…

Bell Gorge è stata l’ultima attrazione sulla Gibb River Road. Per andare a Derby abbiamo deviato verso sud per vedere un’ultima “must see destination”, che in realtà si è rivelata più deludente delle aspettative. Beh, forse perchè le aspettative erano molto alte. Ha una particolarità: ci sono un saaacco di coccodrilli, e le guide ti dicono di non andare a fargli le coccole o prenderli in braccio (ebbene sì, qualcuno lo fa!). Però se vuoi andarci vicino, abbastanza vicino…

Da questo punto in poi ci lasciamo alle spalle la nostra straordinaria stradona sterrata, per tornare sull’asfalto. Dopo quasi una settimana ne sentivamo il bisogno, ma comunque un po’ di malinconia resta.

Siamo quasi alla fine del nostro fotoracconto, manca Cape Leveque nel suo tripudio di colori e Broome… state tonnati!

Deb