Attraverso lo Specchio

Avventure di due viaggiatori erranti nel regno di Oz

Archivio di gennaio, 2009

Australia Day

Per le prossime settimane abbiamo in programma un piano serrato e ambizioso per questo nostro piccolo blog: un’ospite che racconterà la sua avventura a testa in giù, un momento “amarcord”, un angolo oriental-trendy, qualche leccornia austrana, e altro ancora, ma prima di lasciarci scappare la possibilità di raccontarvi un altro evento in semi-diretta, eccoci qui con il fresco racconto del nostro 26 Gennaio!

Cosa succede il 26 Gennaio di ogni anno qui nella terra dei canguri? L’Australia Day,  o anche altresì chiamato, il giorno in cui tutti sono fieri… di cosa lo scoprirete poi!

Possiamo testimoniare solo per la città in cui viviamo e questo è ciò che succede: la giornata si apre con il Ferrython, una gara di traghetti scassatissimi e rugginosi che normalmente vengono usati come trasporto pubblico nell’Harbour di Sydney, ma in questa occasione sbuffano sferragliando i loro cavalli-vapore all’impazzata per circa 5 km…  dopo di che non si vedono più per una settimana, giusto il tempo di rimetterli insieme!

Chi ha vinto la gara?! E chi lo sa, non l’abbiamo vista! Siamo arrivati tardi sul ponte, era tutto quasi finito ma abbiamo comunque potuto notare tante barche -non solo quelle della gara- e anche qualcuno che sparava colpi di cannone. Una guerra non l’hanno mai vista qui, lasciamoli giocare ai soldatini!
Però ecco, in questo Risiko-delirio abbiamo assistito a qualcosa di strano: può capitare quindi che in un lunedì pomeriggio di festa, un aereo cargo pilotato da un qualche idiota sfiori prima er pontaccio, e poi l’Opera House, ed infine vada a sparire lontano dietro l’orizzonte lasciando i presenti attoniti e un po’ spaesati. Forse giocare con un aeroplanino accanto a un ponte non è una cosa che la gente prende con ilarità!

E non perdete tempo a cercare: ad oggi non abbiamo trovato nulla in tv o in rete che possa confermare che No: una trentina di persone inebetite sul ponte a singola navata più grande d’Australia, non hanno avuto una allucinazione collettiva!

Ma continuiamo con il nostro racconto… terminato il Ferrython, l’Australia day si spande per tutta la città con una serie eventi: dai mini concerti jazz, pop, folk austrano a una  sconfinata sfilata di auto d’epoca, da un altro concerto con ospiti internazionali (!!!) nel parco centrale, fino ad una parata mediatica assolutamente imperdibile prima dei fuochi d’artificio che concludono la giornata.

…Ma allora via, spendiamoci due righe su questa parata… Cosa c’è di così imperdibile? Citeremo il papà di Deb, che in una frase ha saputo riassumere l’essenza dell’evento: è di fatto, l’A.A.A., ovvero Associazione Australiana Anonimi.
Loro non lo sanno, ma è così, davvero… perché come chiamereste voi un susseguirsi di Australiani, più o meno famosi, proiettati su un MegaScreen, che davanti alla nazione intera fanno outing?

“Salve… sono Mario Rossi.au… beh… nel 2008 io… ho fatto bla bla e bla, e… beh… sono un Australiano”

Dicono così, e ci mettono dentro anche un sacco di orgoglio… un giorno troveremo il coraggio per chiedere a qualcuno cosa cavolo c’è da essere orgoglioso di una roba che ti è capitata  per caso alla nascita!!!

Ma bando ai cenci… siamo giunti al momento topico che tutti aspettavate: le foto! Vi lasciamo a loro,  parleranno per noi e meglio di noi, ma prima vi sveliamo un piccolo segreto: queste immagini sono state scattate il 26 gennaio 2006!

Dal 2006 al 2009, abbiamo assistito a 4 Australia Day qui a Sydney e sono stati 4 eventi fotocopia, in tutto e per tutto identici uno all’altro, con stessi intrattenimenti, alla stessa ora e negli stessi posti anno dopo anno dopo anno… eppure c’è un …non so… le bandierine austrane tatuate sulle facce dei passanti, la musica e le auto d’epoca, l’odore della tua pelle che brucia al sole anche sotto un milione di nuvole, lo sguardo ipnotizzato dei locali che vivono questo de-jà-vu ogni anno, e che ogni anno si lasciano fotografare dai turisti attoniti che non possono capire la magia di questo carillon… e poi c’è la consapevolezza di essere in mezzo tra i due: senza bandiera tatuata, senza macchina fotografica, a capire il carillon ma con lo sguardo attonito…è tutto questo il 26 gennaio, e forse altro, tutta roba che per una volta le foto non vi racconteranno… però se vi capita di passare  di qui dovete assolutamente portarvelo via questo pezzetto di Australia!

Alla prossima!!

F.D

S.O.S. Dutt

Ciao Italia!

Siete già Caldi???

No, ci siamo montati un po’ la testa… ma già che parlavamo di casa, abbiamo una emergenza, è una cosa serissima, non potete capire il dramma!!
Si chiama Dutt, Metal Dutt, ed è un prodotto ormai introvabile in Australia… ma nulla è impossibile per voi amici di Milano… sappiamo che potrete farcela!

Metal Dutt (Ikea)

Il primo a cui capitasse  di andare all’Ikea, una domenica pomeriggio di pioggia, non è che ce lo comprerebbe? Di tanto in tanto qualcuno fa partire una scatola da mandare qui, vi chiederemmo di tenere il prezioso oggetto da parte fino ad allora!

Se poi doveste venire in possesso di questa rarità, potreste alleviare le nostre sofferenze scrivendo un messaggino sul blog… così i nostri sonni saranno più tranquilli e soprattutto voi saprete che la missione è stata compiuta con successo e anche voi potrete finalmente rilassarvi!

State tonnati, abbiamo deciso di aggiornare il blog ogni venerdì… almeno per un po’!

D&F

Casa dolce casa!

Ci è voluto un pochino in questa terra dei canguri a trovare quella che potesse considerarsi “casa”. Le disavventure sono state molteplici e per quelli che forse non ci conoscevano ai tempi dovremmo fare un piccolo riassunto delle puntate precedenti!

Si è cominciato con il monolocale, molto molto mono, che ci ha ospitati al nostro sbarco: casina con super vista ma pochi spazi, rumorosa e paradossalmente troppo centrale, dopo quasi due anni anche un tantino claustrofobica.
Poi siamo passati al superattico-serra con agenzia di piranha, un terrazzo praticamente mai usato causa bora maestrale, riscaldamento inesistente e la sindrome da “no scusa, i mobili non mi stanno bene, rovinano la mia linea di appartamento di lusso” che sul lungo ci aveva un tantino esasperato.
E infine eccoci: un’appartamentino per due, putroppo senza balcone ma che finalmente possiamo chiamare casa. Gli spazi giusti, la perfetta disposizione delle casse di Fabri per il suo massimo godimento, un bell’armadio per metterci tutte le nostre cose e una scarpiera… mai sentita tanta riconoscenza per una scarpiera!

E’ letteralmente a due passi da quella precedente, in un quartiere che molti potrebbero definire troppo tranquillo ma che ha i suoi vantaggi: non è troppo lontano dalla City per una lunga passeggiata di shopping, ha dei ristoranti che ormai chiamiamo di fiducia tra cui un ottimo giapponese (che Davide sicuramente ricorda!) e un indiano che ha detta di molti è uno dei migliori di Sydney. C’è la palestra di yoga, Fabri è comodo con il lavoro e corso di taekwondo… insomma, è quello che più si avvicina alla perfezione. Certo, non avendo il balcone abbiamo dovuto rinunciare al nostro amato Barbeque però tutto sommato non è poi tanto male se si considera che l’Australia è la terra dei BBQ, sono ovunque e specialmente -pubblici- nei parchi nazionali! Un’ottima scusa per stare all’aperto e godersi il paesaggio!!!
Beh dopo tutto questo parlare forse dovremmo mostrarvela però la nostra casina, che dite? Eccola qui!!

Vi piace? Speriamo! Nel caso ve lo steste chiedendo, sì c’è spazio in soggiorno per un materassone gonfiabile a due piazze… vi aspettiamo!

Un bacione grande,
Deb&Fabri
Vi mandiamo anche un link veloce alla nostra mappa di Oz aggiornata con il nostro indirizzo nuovo!
Notate -NOTATE!- che questa volta ce l’abbiamo fatta… questa casa non ha la moquette!!!

Prima Ricetta del 2009: Pancakes

Ingredienti per l’impasto:

  • 2 tazze di farina setacciata (così occupa più spazio nella tazza e ne usate di meno)
  • 2 e 1/2 cucchiaini di lievito (una bustina no?! vedi sotto la “piccola nota”!)
  • 1/2 cucchiaino di sale
  • 1 uovo leggermente sbattuto a mano
  • 1 e 1/2 tazza di latte
  • 2 cucchiai di burro fuso

(piccola nota: in una ricetta inglese non c’è verso di avere avere le misure in grammi o litri: tazze, cucchiai e cucchiaini -o piedi e pollici, in altri contesti- sono dunque d’obbligo)
Preparazione:

buttate tutto nel mixer, quando il composto è pronto, buttate una mestolata in una padellina piccola (il diametro del pancake è tipicamente sui 10/15cm), fate dorare su ambo i lati, e via col secondo mestolo-pancake, fino a esaurimento scorte.
Consiglio: tenete i pancake pronti nel forno a 50/100° così non vi si freddano!

Guarnizione:

La ricetta classica vuole sciroppo d’acero e poco più (ad esempio panna fresca e fragole), ma è una cosa canadese, e in fondo è uno spreco, a meno di avere dello sciroppo d’acero da far girar la testa!

Il nostro consiglio è di andare direttamente sul sito del divino “Pancakes in the rocks” e copiare spudoratamente le ricette di questi geni del dolce, considerando che per i pancake neri dovete aggiungere del cacao all’impasto.
Tra l’altro -piccola chicca per turisti- questi signori del dolce sono anche uno dei pochissimissimi posti in Sydney ad essere aperti 24h su 24… da provare!

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  • Argomento: Ricette