Avventure di due viaggiatori erranti nel regno di Oz
5 set
Ve la ricordate la prima lezione d’Inglese? Ah… “the book is on the table”, “what’s your name?”, “I like cars” e roba del genere… fantastico!
Ebbene, chi lo avrebbe mai detto che con tutta probabilità quella è anche una lezione di inglese per inglesi? Con qualche differenza… ad esempio che agli inglesi lasciano la libertà di scrivere in termini fonetici perché altrimenti è troppo difficile… roba tipo “da buk is on da table” “uot’s ur name?” “I like cars” (beh, questo non cambia!).
Ma che c’entra tutto questo con noi, è più che lecito chiedersi?!
Beh, mi presento: sono Fabrizio, e studio “Business Administration” a Sydney… ovvero, sono a tutti gli effetti uno studente Australiano!!!!
Sono certo che questa esperienza mi lascerà dosi infinite di saggezza tatuate nell’animo, ma per ora c’è solo molto di cui ridere e deridere, e perché non rendere partecipe anche mezza italia?!
Cominciamo dall’inizio dunque: perché?! Semplice: qualunque cittadino europeo (e non solo) di qualsiasi età che volesse migrare in Australia ha una via molto molto semplice e spregevole per farlo: pagare una scuola che dica “sì, sto tipo studia qui”, e nel giro di una settimana o due l’Australia rilascia un visto di durata variabile (2 anni nel mio caso) per venire in questo pazzo paese a testa sotto, studiare (oddio, studiare… ne parliamo dopo di questo!), e lavorare part time -cosa che di solito paga molto più di quanto ci si aspetta, al punto che stringendo un po’ noi anni fa per alcuni mesi siamo riusciti a campare in due con un solo lavoro part-time e l’affitto da pagare!
Ma non ho risposto alla domanda: perché?! Beh, visto quanto raccontato in “Noi e Ganesha“, ci trovavamo senza visto, e in qualche modo dovevamo pur tamponare questi pochi mesi mentre aspettiamo che si sistemino un paio di cose… detto fatto: sono diventato uno studente! …beh, diciamo… ehm… uno scolaro: facciamo così!
Seguo un corso post diploma, che se dovessi completare come da programma in due anni (non lo farò, niente paura!), mi darebbe diritto a una specie di diploma pre-universitario in Marketing riconosciuto a livello nazionale che probabilmente potrei fare riconoscere anche in Europa.
A parziale discolpa del sistema scolastico Australiano, diciamo che questa scuola è un po’ una farsa: è praticamente fatta apposta per immigranti che vogliono un visto. Ciò non di meno, i diplomi che rilascia sono validi, quindi probabilmente stanno entro le norme dettate da un qualche ministero o saddio cosa!
E quindi, fiato alle trombe, cosa si studia in un corso post-diploma in Australia?! Tante cose, ma per ora io ho avuto il piacere di seguire 3 corsi.
Cosa tutto questo abbia a che fare col Marketing mi è ancora ignoto, ma comincio a farmi un’idea di come riescano a farlo passare per “Business Administration”, nel modo almeno in cui la cosa viene intesa qui, che non ha niente a che vedere con amministratori delegati e simili. Si tratta, in sostanza, di fare un po’ di segretariato. Come questo possa essere un prerequisito per fare Marketing -di nuovo- non mi è chiaro!
Insomma, in una frase: avete sempre desiderato una laurea in Marketing ma non amate passare ore sui libri? VENITE IN AUSTRALIA!!!
Conoscerete un mare di gente da mezzo mondo -in particolare Europa, Medio Oriente, e Asia- andrete a fare surf nel weekend, lavorerete qualche ora qui e là, e svilupperete una invidiabile tolleranza alla birra!
Cercate sul web “Australian Student Visa” se siete interessati, e non fatevi spaventare da scritte rosse tipo “dovete frequentare corsi per almeno 20 ore alla settimana”… tutte balle, diciamo pure! E visto che ci siamo, se avete meno di trent’anni, date anche un’occhiata al “Working holiday Visa”… costa meno, potete lavorare a tempo pieno, e non dovrete neppure far finta di essere interessati al marketing!!!
Saluti, alla prossima!!