Attraverso lo Specchio

Avventure di due viaggiatori erranti nel regno di Oz

Argomento ‘Deb blog

Something to remember







Ciao!

Deb e Fabri

Nuovi progetti a colori!

Ciao a tutti!!!

Volevamo farvi sapere che Deb ha un blog tutto nuovo, bilingue, pieno di cose carine e interessanti!

Si chiama Lilac & Yellow… dateci un occhiata se avete un minuto!!!

A presto!

Beh eccoci qui… dopo un anno in cui Fantozzi sarebbe sinceramente passato per un principiante, un anno in cui Murphy è stato citato come mai prima d’ora e tutte le sue leggi sono ormai parte del nostro DNA. La vita è buffa, ma alle volte ha anche un senso dell’umorismo un po’ del cavolo e a questo noi comunque brindiamo: che il nuovo anno ci porti cose belle, persone nuove, avventure e qualche sorpresa, perchè no… ma solo di quelle buone, per il resto abbiamo già dato!

Così mentre voi siete tutti sommersi dalla neve, noi qui si gioisce di un bel 30° anche se con previsione pioggia per il giorno di Natale. Caro 2009, non mi sarei aspettata niente di meglio da te!

E mentre la cena Thai della vigilia si prepara un pochino alla volta, mentre Fabri è di la che ronfa perché il jet leg alla fine è una brutta bestia, io son qui che scrivo… cercando di fare il punto della situazione, più che di quest’anno, del prossimo. Ecco, quindi, alcune delle cosine che mi aspetto e che non vedo l’ora di vivere. La Nuova Zelanda con tutti i suoi ghiacciai, un corso di arti marziali perchè alla fine dare calci nel sedere a chi se li merita da una gran soddisfazione ma bisogna saperli dare bene, vedere il Marocco con papi e susi, l’ultima stagione di Lost, tornare a fare un corso di francese e parlarlo più che si può, lavorare per qualcuno che apprezzi quello che faccio (utopia, I know!), cambiare casa e magari trovarne una con un balcone, non lontana dal mare dove ci sia spazio per un BBQ, provare almeno un ristorante buono al mese e farvelo sapere, andare in barca a vela con quel signore tanto gentile che si è offerto di insegnarmi, spedire Fabri a fare parapendio più spesso e magari anche a Bali!, vedere gli U2 se mai si decidessero a tornare da queste parti, mangiare tanto di quel gelato spettacoloso in via Castelvetro, vivere tutti voi il più possibile durante la nostra vacanza la prossima estate, ridere ridere ridere.

Mi sembra fattibile…

Ora Fabri si è svegliato e sta preparando gli involtini thaimavera, la mia passionfuit cheesecake è in frigo e i 30° di due ore fa stanno lasciando spazio e un bel temporale. Neve non c’è speranza, ma un po’ di pioggia magari può farci sentire più vicini?!

Antipasti andati, ci si appresta al primo… è una cena lunga e ben distesa e vogliamo godercela tutta!

Vi mando un abbraccio enorme, ovunque siete, chiunque siate… spero tanto e che i vostri desideri del nuovo decennio si avverino, tutti tutti!

Deb (& Fabri alle prese con il Wok!)

Non c’è molto altro che si possa aggiungere, la verità è che mi sarei voluta accampare in dieci posti diversi, con macchine fotografiche e obiettivi diversi, per fare fotografie spettacolari come alcune che potete trovare su flickr. Il dono dell’ubiquità è ancora lontano dalle mie possibilità, però ho fatto del mio meglio. E sono stata trascinata via dopo ore di attesa, scatti tutti uguali con minime variazioni… come quando fotografi Notre Dame a Parigi, che ti sembra sempre che ci sia una foto in più da poter fare, da dover scattare, una sfaccettatura di un gargoyles che ancora ti manca.
Vedere questo teatro solitamente bianco e sobrio colorarsi completamente di luci e forme strane, è stata davvero una bella emozione e un po’ spiace che per chissà quanto tempo non sarà più così.

La sensazione è che per la prima volta in quattro anni, abbiamo assistito a quella che si potrebbe definire una sferzata di novità, una sveglia per questa città che è tanto bella, ma che per troppo tempo è rimasta seduta sul “ma noi abbiamo organizzato le olimpiadi più belle del secolo”. Non hanno mai precisato che fossero quelle del secolo appena finito o di quello che stava per cominciare. Sta di fatto che per due settimane sembrava di essere in qualche laboratorio artistico, con un nonsoché di bi/triennale, e in giro persone affamate di novità, cultura, stravaganze e colori. Bello, proprio bello.

Ora arriva l’inverno e magari per un po’ non rimetteremo fuori il naso la sera molto spesso… però state tonnati, abbiamo sempre qualche cosa da condividere con voi!

Un abbraccio,

Deb & Fabri













Abbiamo un appuntamento annuale che ci piace rispettare. A me quanto meno, poi Fabri è una vittima sacrificale che trae solo benefici dalle mie fisse, però questa è una cosa carina da condividere anche con voi e quindi eccomi qui.

Ogni anno, diciamo intorno al 28 Marzo si svolge quella che in tutto il mondo è conosciuta come Earth Hour, per un’ora tutto si spegne, niente luci, niente elettrodomestici, tanto buio. Le candele sarebbero teoricamente proibite in quanto rilasciano sostanze nocive, però se non vuoi rifarti tibia e perone in un colpo solo contro il tavolo della cucina forse si può chiudere un occhio e accenderne magari una o due?!

Comunque, l’anno scorso ho inaugurato questa tradizione di “cena al buio”, con sapori nuovi da scoprire, ricette un po’ strambe accompagnate da un buon vino. Quest’anno ho deciso di ripetermi e di scegliere un ingrediente segreto da intrufolare un po’ ovunque: il matcha! Cos’è il matcha?! è tè verde in polvere, veramente delizioso!

Lo abbiamo scoperto in Giappone (quando impari che matcha=tè verde è fatta, con sushi e sashimi sei tranquillo che di stenti non muori!) e sembrerà strano ma è un tè verde con un sapore diverso da quello che vendono nelle bustine.


È un pochino più dolciastro come retrogusto, è davvero verde, e su internet potete trovarlo in varie ricette per gelati e tiramisu; quelle poche per “il salato” intriganti a sufficienza vorrei riproporvele qui sotto… e non pensate che stare in Australia mi abbia completamente rimbecillito le papille gustative!!!

Come antipasto ho scelto delle capesante fatte in padella con del burro al matcha. Easy: prendete del burro a temperatura ambiente e ci mettete un cucchiaino di matcha. Se riusciste a lasciarlo in frigo qualche ora prima di usarlo sarebbe meglio, ma se non avete tempo non fa nulla. Scaldate una padella, fate rosolare le capesante e quando sono pronte disponetele nelle conchiglie. Idealmente dovreste anche far rosolare della pancetta tagliata sottile e poi usarla come decorazione. Il contrasto salato-dolciastro è molto buono, e anche diverso va là!

Il primo è stato veramente difficile da trovare: alla fine ho optato per un risotto con pecorino grattugiato grossolanamente, cotto con brodo al matcha. Qui il difficile è stato il brodo: chi lo sa quando tè verde ci va?! ne metti troppo, diventa amarissimo, troppo poco e non prende il verde… insomma, tricky! Il risultato però non è stato tanto male, si può perfezionare però, in particolare usando del formaggio più morbido o dal gusto un po’ più consistente.
Una piccola considerazione: ho l’impressione che questo brodo verde potrebbe essere molto adatto nei risotti a base di pesce… non sempre si ha il tempo e potrebbe diventare una soluzione a cui ricorrere in casi di necessità. Appena mi si presenta l’occasione vi faccio sapere!

Il secondo non meritava molto quindi passerei al dolce, che invece sono sicura vi piacerà abbastanza: Mousse al cioccolato e Matcha!

Dosi per 2 (golosoni!)

Per la mousse al cioccolato:
100gr Cioccolato fondente
3 uova
25gr di burro
25gr zucchero

Far sciogliere lentamente il cioccolato con il burro a bagnomaria. Quando sciolto, togliere dal fuoco e lasciare da parte, mescolando di tanto in tanto per rendere il composto liscio e setoso(!). Separare le uova e aggiungere lo zucchero e due dei tre tuorli al cioccolato mescolando bene ed evitando che ci siano dei grumi. Montare a neve gli albumi e quando ben fermi incorporare il composto al cioccolato lentamente. Mescolare con un cucchiaio di legno, dal basso verso l’alto.
Sistemare la mousse nelle terrine e mettere in frigo.

Per la mousse al matcha:
200ml di panna
2 albumi
80gr di zucchero
2 cucchiai di matcha

Con delle fruste, mescolare bene la panna e lo zucchero, aggiungere il matcha e continuare a frullare fino a far sparire completamente ogni grumo. Montare a neve gli albumi e incorporare il composto verde lentamente, mescolando dal basso verso l’alto. Versare negli stampini sopra la mousse al cioccolato. Come aspetto somiglia a questo… non lo posso mostrare qui per questioni di copyright, per cui cliccate il link e guardate che meraviglia!

Consiglio: usate dei bicchieri o delle ciotole di vetro in modo che si vedano i due colori diversi. E’ davvero un contrasto simpatico. Potete decorare con delle scaglie di cioccolato o servire così, nature!
Ah, ho letto che il cioccolato bianco è anche molto buono in contrasto con il matcha, se provate fatemi sapere cosa ne pensate!

PS: le dosi per due sono decisamente abbondanti, dipende ovviamente che stampini avete e anche con chi vivete… credo che con delle piccole ciotoline possano venirne fuori tranquillamente un quattro. Divertitevi!

Forse avremmo dovuto titolare questo post “La grande vacanza”, “Il selvaggio nord” o qualcosa di simile. In realtà sarebbe stato più appropriato ma meno sentito. Diciamo che le paroline lì sopra stanno a indicare una vacanza fatta di non si sa mai, nel bene e nel male. Dal riempire la valigia di cose discutibilmente inutili, tipo un rotolo di scotch, a stare lontani da una riva con un cartello che segna la presenza di coccodrilli. Non a caso, siamo tornati interi e forse di coccodrilli non ce n’erano poi più di tanti, starà a voi giudicare dalle foto che metteremo sul sito. In quanto allo scotch, beh non so davvero come avremmo potuto sistemare i piedini degli sgabelli da campeggio se non lo avessimo avuto con noi!

Si parte quindi… da dove? dal principio, ovviamente.

Ore 4pm, partenza da casa. Una giornata grigia e fredda, in cui tutto è stato preparato da tempo, tanto da avere la possibilità di annoiarsi, dormire, preparare panini per il viaggio e lasciare la casa in ordine e pronta per il nostro ritorno. Tutto perfetto quindi? Sì, a parte il latte dimenticato aperto nel frigo! Non avete idea della sorpresa nel constatare al nostro ritorno che non solo non camminava per la casa, ma non aveva neanche un cattivo odore. Mitiche le mucche australiane!

Volo, arrivo a Darwin… ci ricorda Cairns… e per chi di voi già seguiva le nostre avventure allora, beh non dovrebbe essere una sorpresa che qualche cosina non sia andata come il previsto. Stanza bettola ma senza palline da golf notturne, frustrazione alle stelle per aver chiesto una doppia e essersi trovati in un cunicolo con un letto a castello, usato da non si sa bene chi e un altro lettino che abbiamo diviso in due per il mio (Deb) terrore a dormire su lenzuola precedentemente usate da qualche sconosciuto! Capirete l’umore al mattino…

Con rischi indicibili e traversie innumerevoli (chi mi trova la citazione colta, megaregalo a Natale! …non vale google!) finalmente recuperiamo la nostra macchinina gigante, bianca e 4×4!!! Facciamo una spesa immensa, un sacco di delizie ci aspetteranno durante la vacanza! No, questa è una bufala: non abbiamo mangiato altro che scatolette, come già accennato ribattezzate “chappy” e ora della fine della vacanze anche solo vedere delle lattine ci provocava crisi isteriche e iperventilazione! Il fatto che negli ultimi giorni, il mio stufato carne e patate aromatizzato al vino, o il chilli con carne di Fabri risultassero “buoni” è tutto dire…

Partenza quindi, per il primo parco in itinerario: Litchfield National Park.

Da ricordare: Florence Falls, Buley Rockhole (una specie di acquapark naturale), Tjaetaba Falls e Wangi Falls… ovvero: tutto!!

Florence Falls Buley Rockhole
Wangi Falls Tjaetaba Falls

È tutto per oggi, ma stiamo già lavorando alla prossima puntata quindi state tonnati!

Deb & Fabri

Vacanze di Natale 2007

Ci rendiamo conto che non ha un gran senso parlare ora, dopo quasi tre mesi, delle nostre vacanze di Natale. Forse ha a che vedere con il fatto che il lavoro mi ha consumata e che solo ora ho trovato un pochino di tempo per sedermi e rendere voi partecipi di dieci giorni bellissimi… totalmente riappacificanti con il mondo.

Eccoci qui, quindi con foto e aneddoti e qualche consiglio nel caso un avventuriero sperduto si imbattesse nel nostro blog e volesse sapere cosa fare e dove andare!

Per una volta quindi anziché “buona lettura” vi augurerei “buona visione”!!!

1. Jervis Bay, passeggiata sulla spiaggia innevata e promontorio con cinque pinguini! Dormito in un posto diciamo “discutibile”, con però dei discreti hamburger!

Spiaggia bianca Pinguini

2. Spiaggia della vigilia. Spalmati al sole, camminata tra le acque cristalline e gelate. I pinguini siamo noi…

Spiaggia Vigilia

3. Central Tilba: un paesello spuntato da un film di Sergio Leone, ma senza pistoleri! E con delle tortine ai frutti di bosco davvero buonine…

Tilba bakery

4. Vigilia di Natale: cena fuori, 8.30 buttati fuori dal ristorante messicano. Mattina con panettone cioccolatoso e apertura regali. Via verso la prossima destinazione, ancora più ignota dell’ignoto.

5. Paesello completamente deserto nel giorno di Natale, tutto chiuso, non un anima in giro. (Niente immagini, c’era be poco da fotografare!!!)

6. Promontorio in Victoria, vespe, scarligamenti e splendidi panorami!

Wilson's Prom

7. Yarra Valley, 42 gradi e non voler uscire dall’auto!

Yarra Valley

8. Melbourne, il nostro fido ristorante thailandese, tappa fissa ogni volta che si arriva nella capitale del Victoria… e le inimitabili tortine di St. Kilda!

9. Nottata in giro per Melbourne con italiani trovati per caso e aereo all’alba. Rientro a casa per una cenetta di capodanno e i fuochi di mezzanotte con gli amici!E per i più curiosi, ecco qui l’itinerario completo, con molti dei luoghi in cui abbiamo fatto tappa… e anche molti luoghi in cui non abbiamo potuto fermarci!


Clicca per ingrandire la mappa

Alla prossima vacanza!

Deb & Fabri

Photo Paperelle

PS: foto sorpresa per chi fa login!

Buon Natale!

E’ così buffo… Due anni tornavo da lavoro, triste e abbattuta perché il Natale sembrava non esistere in questo posto. Il Natale come ringraziamento agli Dei per aver portato la birra, questo sì!!! Tutto il resto, tradizioni che qualcun altro ha introdotto un secolo fa e di cui non si ha memoria.

Vedere le persone in maglietta e infradito, le vetrine con la neve sapendo che qui la neve non l’hanno mai vista. Credo che il Natale come tante piccole cose siano nel nostro DNA, stampate e indelebili, che non si possono cancellare. E’ come quando scrivo una data, considerata la temperatura esterna, mi viene naturale mettere uno zero per il mese, dimenticandomi ogni volta che è Dicembre!

Così il Natale: è coperte, pantofole, camino, cioccolata calda, lucine per strada. Queste cose qui non le abbiamo, o meno non avrebbe senso averle. Però si può comunque trovarlo il Natale, costruirselo per conto proprio, tra le mura di casa e pensare che in fondo, proprio perché è nel nostro DNA, non importa dove si è o cosa si fa, importa che ci sia un albero e dei regali, delle luci e un pandoro… abbiamo trovato anche il pandoro!

Così con questo pensiero ci viene più facile credo, non sentirci tristi e abbattuti come due anni fa. Perché si, siamo dall’altra parte del mondo, e non abbiamo moltissimi amici, e tutti voi siete nell’emisfero a testa in su… però siamo felici, e in viaggio sulla costa a trascorrere questo giorno speciale chissà dove, per pranzo qualche gambero cucinato su un BBQ o un panino sulla spiaggia. E vi staremo pensando, questo è certo… ma con un sorriso!

Buon Natale bimbi belli, speriamo che sotto l’albero ci siano tutti i regali che avete chiesto!

Un abbraccio,

Deb & Fabri

  • 30 Commenti
  • Argomento: Deb blog
  • Melbourne Cup

    Dunque dunque… dovete sapere che ogni anno, il primo martedì di Novembre, ha luogo questo importantissimo evento, si tiene in Melbourne -ovviamente- e una nazione intera si ferma. Non è vacanza ma i telefoni non squillano, nessuno scrive email o lavora, tutti fingono di interessarsi a ciò che accade nel mondo con un unico pensiero fisso: la Melbourne Cup. Ora, che cup è?! Una corsa di cavalli… 30 secondi di adrenalina pura! Al pari di un Palio di Siena, diciamo, in cui però a farla da padrone sono molto più i cappellini con le piume, i vestiti costosi e, diciamolo, l’alcohol che scorre a fiumi. Come citato sopra, nessuno lavora, tutti si incollano davanti alla televisione intorno alle 3 del pomeriggio quando la gara parte ma la cosa ha inizio molto prima. I vestiti perfetti, il trucco curato, le scarpe con il tacco, il portafoglio pieno per puntare sul cavallo vincente: non c’è tempo per mangiare, si corre al pub più “in” della città e con grande sorpresa (?!) sono già tutti ubriachi!! La festa ovviamente prosegue anche dopo la fine della gara che a questo punto è evidente essere la cosa meno interessante: se sei poco incline a scolarti una bottiglia di vino in meno di un’ora, passi per un tipo sospetto. Se poi lasci la festa alle 6 perché ti piace l’idea di avere una vita a cui tornare ricordandoti ancora dove abiti, allora sei proprio di un asociale da segnalare ai servizi sociali!

    Ma almeno posso dire di aver sempre e comunque ricordato il mio nome, perché sono, quando e soprattutto come sto andando… anche se dove non lo so!

    Ah, e in barba a tutto ho vinto 50$ estraendo un bigliettino a caso che mi assegnava un cavallo… Purple Moon! Metà sono andati in parcheggio, porca miseria…
    A presto bimbi belli, non ricordo gli altri argomenti ma sicuramente arriveranno presto nuovi ed esilaranti racconti dalla vita a testa in giù!

    Baci,

    Deb