Attraverso lo Specchio

Avventure di due viaggiatori erranti nel regno di Oz

Archivio di dicembre, 2007

Eccoci qui per parlarvi di un’altra simpatica tradizione australe!
Questa volta tra l’altro parliamo di una tradizione che investe un po’ tutto il mondo anglosassone, e che viene celebrata in più o meno tutto il Commonwealth, nel giorno di Santo Stefano.

Nell’immaginario collettivo di noi piccoli italiani che abbiamo in testa la parola Boxe più della parola Box, il significato di questa festa è rimasto oscuro per molto tempo, ma la nostra idea ce la eravamo fatta fin da subito!

Considerando che il 26 dicembre in Australia (e in molti altri paesi anglofoni) iniziano i saldi di fine stagione, e ricordando vari telegiornali dell’infanzia che riportavano scene ridicole di americani in coda per ore in attesa dell’apertura del centro commerciale di fiducia… noi avevamo pensato che il “Boxing day” fosse chiamato così perché la gente si picchiava (Boxe!) per comprare le cose in saldo!
Purtroppo la nostra fantasia non è stata premiata, e di fatto questa spiegazione non è mai apparsa in alcun dove… ci tocca prenderci il merito di questa incredibile fandonia… quasi quasi facciamo wikispam e la mettiamo sul wikipedia.it?!!! Hihihi!!!

Fandonie a parte, il mistero del boxing day si è infittito nel tempo, tanto che tutt’ora non ne siamo venuti a capo!

Wikipedia non ci è d’aiuto, perché sotto Natale l’argomento si fa caldo, e la voce è stata editata più di 50 volte soltanto nell’ultima settimana, quindi non ci resta che cercare qualche fonte un po’ stropicciata e andare a braccio!

La storia del boxing day si perde probabilmente nella Notte dei Tempi o giù di lì, e nessuno può dare per certa una origine piuttosto che un’altra, tuttavia esistono numerose ipotesi, alcune interessanti, alcune pallose… ma cercheremo di renderle tutte un po’ più simpatiche,e soprattutto di sintetizzarle un po’, dunque concedeteci qualche licenza poetica!

  1. Candidata numero uno è la storia che vuole che in tempi remoti i più facoltosi donassero dei pacchi di Natale (Christmas boxes) alle persone meno abbienti proprio nel giorno del Boxing Day. Verosimilmente dopo essersi ingozzati tutto il 25 ed aver scambiato i doni tra gente della propria estrazione sociale, il 26 i riccastri si ricordavano del volgo, e gli rifilavano gli scarti…
    1. prima variante: inghilterra Vittoriana, i ricchi e i poveri sono protagonisti, insieme alle scatole coi doni.
    2. seconda: feudalesimo, il proprietario terriero dava scatole di roba vecchia a chi lavorava per lui
  2. Candidata numero due vede le scatole protagoniste di un giochino che ci è familiare: i poveri non ricevevano alcunché, si incaxxxvano come pecore perché quelli di cui al punto uno ricevevano invece un fracco di roba, e pertanto andavano con le scatole a chiedere il grano…
    1. prima variante: siamo in epoca industriale, e gli operai che vanno dal datore di lavoro con le scatole inventano (ma non lo sanno!) la tredicesima
    2. seconda: la chiesa apre le cassette delle offerte per girare il grano ai poveri, quindi di fatto nessuno va a rompere le scatole (!!!) a nessuno per chiedere i soldi, ma c’è comunque l’idea che la cassettina veniva fatta girare (tempo prima,magari) per raccogliere le offerte.
  3. Questa -nella sua assurda giustapposizione- è la mia preferita: lo scricciolo (un uccellino abbastanza inutile all’apparenza, ma considerato tradizionalmente il “re degli uccelli” durante il medioevo… e non mi chiedete il perché, ma leggetevi le favole dei fratelli Grimm che a quanto pare c’entrano qualcosa!) …dicevamo: lo scricciolo viene cacciato proprio il 26 di dicembre e poi viene portato in giro, dentro una scatola, in tutte le case del villaggio affinché sia di buon auspicio per l’anno a venire e per le stagioni di raccolta che verranno. Non me lo sono inventato… purtroppo! Non ci è dato sapere se il volatile in questione venisse portato in giro vivo e inscatolato, o morto nella sua scatolina-urna, nel qual caso porterebbe più alla mente un uccello del malaugurio, ma tant’è!
  4. Ce n’è ancora?! Eccome se ce n’è! La quarta candidata torna al rapporto ricco-povero, e vuole che l’aristocrazia lasciasse il 26 libero ai domestici come ringraziamento per il lavoro svolto nel giorno di Natale stando lontano dai propri familiari. Pertanto, come ulteriore ringraziamento, gli davano ancora sta cavolo di scatola, ma stavolta c’erano dentro gli avanzi del pranzo del giorno prima: anche qui abbiamo grandi esperti di marketing ante litteram che si inventano la doggy bag e non lo sanno!!
  5. I bimbi…! Potevano mancare i bimbi?! Candidata numero 5: i bimbi ricevono grano durante il periodo natalizio, lo incassettano nella loro dannata scatolina, e il 26 aprono la scatolina!
  6. Tutta colpa del Natale! Candidata 6: il Natale ci riempie di scatole e il giorno dopo ce ne sbarazziamo lasciandole fuori dalla porta, trasformando così la città per un giorno in un luogo di scatole!
  7. Ancora Natale per la candidata 7: i regali non graditi? Si riportano al negozio nella loro scatola, quindi tutti in giro per la città con le scatole sottobraccio!!

E ci sono altre storie di navi che ricalcano quella della chiesa, ancora altre storie di padroni e servi, storie di ogni tipo, che ci fanno capire come in fondo non si abbia un’idea del motivo per cui si passi un giorno a festeggiare giulivamente… ma in fondo in un mondo perfetto non dovrebbe servire una buona ragione per essere festosi, quanto piuttosto una ragione ottima per esser tristi, no?!

Speriamo di avervi divertiti o interessati almeno un po’, e vi rimandiamo alla prossima, cercheremo di farci sentire presto… promesso!

Buon Natale!

E’ così buffo… Due anni tornavo da lavoro, triste e abbattuta perché il Natale sembrava non esistere in questo posto. Il Natale come ringraziamento agli Dei per aver portato la birra, questo sì!!! Tutto il resto, tradizioni che qualcun altro ha introdotto un secolo fa e di cui non si ha memoria.

Vedere le persone in maglietta e infradito, le vetrine con la neve sapendo che qui la neve non l’hanno mai vista. Credo che il Natale come tante piccole cose siano nel nostro DNA, stampate e indelebili, che non si possono cancellare. E’ come quando scrivo una data, considerata la temperatura esterna, mi viene naturale mettere uno zero per il mese, dimenticandomi ogni volta che è Dicembre!

Così il Natale: è coperte, pantofole, camino, cioccolata calda, lucine per strada. Queste cose qui non le abbiamo, o meno non avrebbe senso averle. Però si può comunque trovarlo il Natale, costruirselo per conto proprio, tra le mura di casa e pensare che in fondo, proprio perché è nel nostro DNA, non importa dove si è o cosa si fa, importa che ci sia un albero e dei regali, delle luci e un pandoro… abbiamo trovato anche il pandoro!

Così con questo pensiero ci viene più facile credo, non sentirci tristi e abbattuti come due anni fa. Perché si, siamo dall’altra parte del mondo, e non abbiamo moltissimi amici, e tutti voi siete nell’emisfero a testa in su… però siamo felici, e in viaggio sulla costa a trascorrere questo giorno speciale chissà dove, per pranzo qualche gambero cucinato su un BBQ o un panino sulla spiaggia. E vi staremo pensando, questo è certo… ma con un sorriso!

Buon Natale bimbi belli, speriamo che sotto l’albero ci siano tutti i regali che avete chiesto!

Un abbraccio,

Deb & Fabri

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  • Argomento: Deb blog
  • Vacanza!

    Ciao a tutti!

    Ce ne andiamo in vacanza… ce la meritiamo tutta! Partiamo sabato 22 e torniamo per capodanno… cercheremo di farci sentire più che possiamo con aggiornamenti sul blog in tempo reale ma non prendetevela più di tanto se latiteremo un po’!

    Vi abbracciamo forte e vi auguriamo buone feste!

    A presto,

    Deb&Fabri

    Succulentus

    La primavera in Sydney è senza dubbio una delle esperienze più affascinanti di questa nostra avventura! È difficile non rimanere abbagliati dai colori e dai fiori esotici un po’ ovunque,  ma in particolare a colpire l’occhio è il lilla degli alberi Jacaranda, delle specie di ciliegi per quantità di fiori e imponenza ma completamente lilla, sono ovunque e dipingono la città!

    Se questo poi non dovesse bastare e si volesse avere un’idea più precisa di quella che è la flora australiana, una visita ai giardini botanici nel Domain dovrebbe essere d’obbligo! Potrete camminare in uno scorcio di foresta pluviale, avventurarvi in sentieri dominati da una miriade di pipistrelli (non stiamo scherzando, si chiamano in realtà Flying Foxes, perchè sono grossi come volpi e volano!!!) e poi…  e poi un angoletto nascosto nascosto (e per questo normalmente ignorato) che non potete davvero perdervi: le piante “succulente”!

       
       

    Tralasciando i due succulenti esseri qui sopra, è davvero un posticino grazioso, totalmente deserto e per questo molto intimo: crediamo senza ombra di dubbio che dei fior fior di scienziati si siano messi all’opera per realizzare tale meraviglia, piante che sembrano trovarsi a loro agio nonostante il clima non sia esattamente loro amico, specie diverse, colori e sfumature di luoghi .

    Godetevi quindi qualche scatto preso in una domenica pomeriggio di sole… e prima di chiudere vi lasciamo con una foto che dovrebbe suscitare una volta ancora la vostra creatività… potete inventarvi storie di massoneria, satanismo e chi più ne ha più ne metta, ma non arriverete mai a dare una spiegazione plausibile di quanto vedete qui sotto!!!

    Un salutone, a presto, e ancora buone feste, vi lasciamo con un paio di vedute che dovrebbero ormai esservi familiari!

    PS: anche una visita ai giardini cinesi -per restare in tema- è meritevole :)

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  • Argomento: PhotoBlog
  • C’ero anch’io!

    L’australia è una terra tranquilla, non succede mai nulla, e quando succede non te lo dicono, così tu comunque pensi di essere al sicuro, tranquillo nella tua bolla di sapone!

    Ad esempio nel quartiere italiano in Sydney -Leichardt- qualche settimana fa sono successe un paio di sparatorie, ma noi lo abbiamo saputo solo perché un collaboratore di Deborah ne ha parlato… nulla al tg, nulla sui giornali… un delizioso silenzio ovattato!

    Però qualche giorno fa l’hanno fatta grossa! Una banda di asiatici ha tentato una rapina, e sono riusciti a finire nientemeno che al tg… e -signori- c’ero anch’io!

    Ecco qui, una notizia fresca fresca dalla cronaca Sydneyana, potrei perdermi a raccontarvela nel dettaglio, ma per questo vi rimando ad un articolo del Sydney Morning Herald. Quello che ci interessa qui è mandare un appello: non rubate… specie se non siete capaci!!!

    Se vedete questa scritta, è perché l'immagine non è più presente su www.smh.com.au, e forse anche l'articolo è stato rimosso.

    Ora che mi viene in mente… sarà meglio che mi libero del passamontagna che mi hanno regalato per andare in moto… tanto non l’ho mai usato, meglio non correre rischi!!

    Rhodes si trova a una ventina di minuti d’auto dal centro di Sydney, ed io ero comodamente seduto a mangiare una fetta di torta al termine di una faticosa giornata di “lavoro”: erano le 15, e la mia compagnia quel giorno aveva deciso di mettere su un evento per fare socializzare tra loro i colleghi. Un successo tale, che appena dopo pranzo si sono tutti dileguati!!

    Ma veniamo a questi signori: si sono fatti notare per la loro bellissima Audi blu, che a quanto pare era già stata avvistata in due precedenti occasioni durante rapine e simili. Così i nostri eroi arrivano alla banca con un auto ricercata, scendono dall’auto e qui venite voi.

    Voglio storie: spremetevi le meningi al vostro meglio, perché quanto state per leggere non ha ancora trovato una spiegazione plausibile, però ne ho una divertente a sufficienza che vi pubblicherò in un commento tra qualche giorno, dopo aver sentito la vostra opinione!

    Guardate queste due foto ora, cliccatele se vi sembrano piccole:

    A questo punto dovete fidarvi di quello che vi dico io: purtroppo le foto le ho fatte con il cellulare, ma vi assicuro che non mi sto prendendo gioco di voi:

    • l’etichetta sulla scatola riportava un indirizzo: G-training.
    • di fronte all’Audi c’erano decine di scatole uguali a quella fotografata: non ho potuto verificare le etichette, ma verosimilmente erano uguali a quella sopra.
    • le vetrine di fianco alla banca riportavano una insegna: G-training.

    Come possono dei rapinatori fermatisi di fronte a una banca, spargere scatole della palestra accanto, dunque?!?!!

    Ripeto: Voglio storie, spremetevi le meningi al vostro meglio, forza!!

    Ho chiesto alla polizia, e agli impiegati della banca. Gli impiegati della banca non neanche hanno capito cosa ci fosse da stupirsi, così ho pensato di lasciare perdere, ma voi no, voi non potete deludermi!

    Però prima di chiudere ne ho un’altra di notizia che non potrà che incontrare il vostro gradimento… io -giuro- non me le invento ‘ste cose… questa ve la traduco pari pari dalla pagina online del giornale di cui parlavo poco sopra:

    Ho chiesto “Come avete potuto [voi della polizia] arrivare così in fretta?!”, e loro hanno risposto “Eravamo qui a pranzo!” [da un'intervista al testimone John]

    …meraviglioso!!

    Babbo Natale puzza

    È Natale, siamo tutti più buoni… anche gli Australiani!
    Come regalo di Natale al mondo, infatti, l’Australia ha deciso di ratificare il protocollo di Kyoto!!!

    Piccola divagazione:
    Non è cosa da poco credetemi… si potrebbe andare avanti a parlare anche solo di questo per tutto il giorno, per varie motivazioni, ma me ne vengono in mente principalmente tre:

    1. Il nuovo Primo Ministro d’Australia ha mantenuto una delle principali promesse elettorali nel primo giorno del suo mandato, proprio mentre insediava il suo governo.
    2. L’Australia ha il più alto tasso di emissioni di CO2 pro capite al mondo, ma un impatto ambientale globale trascurabile, considerando che sono 21 milioni di abitanti con immense riserve naturali, foreste, ecc. Ci sembra che ciò aggiunga onore alla scelta.
    3. Gli Stati Uniti sono ora indicati da più parti come un gigante chiuso in un angolo, che non potrà che adeguarsi in seguito alle prossime elezioni.

    Quindi Buon Natale a tutto il mondo dall’Australia!

    Ma torniamo a noi… siamo qui per raccontarvi lo spirito natalizio all’Australiana!

    Quando ci siamo trasferiti qui, ormai oltre 2 anni fa, avevamo mille interrogativi aperti su questo continente, uno dei più pertinenti era riguardo all’esistenza in Australia degli alberi di Natale. La cosa più ovvia, pensavamo, saranno pacchi regali stipati sotto le palme di Natale, aspettando un Santa Claus in bermuda (col pancione molle… che schifo!), che porta in dono tavole da surf per tutti su un calesse trainato dai Wombat.
    Naturalmente, non ci eravamo andati neppure vicini!

    Foto Natale
    Foto Natale
    Foto Natale

    Una foto spiega meglio di mille parole, ma mentre riguardate e cliccate le foto qua sopra, provate a pensare che qui il sole tramonta verso le 8, e tutte queste decorazioni sono pensate per essere viste, fotografate, e godute per lo più durante il giorno, con un sole che fa splendere i colori, e poi pensate a quanto giovane è questo continente! Avranno mica avuto il tempo di crearsi una propria iconografia natalizia ex novo a base di bermuda, surf, e wombat?!!

    Natale

    Il risultato più evidente dell’operazione Natale, è che i centri commerciali pompano l’aria condizionata più che possono per evitare l’inevitabile al povero Santa Claus, che passa i suoi giorni infagottato in un vestito pensato per essere venduto in Europa o in America: un vestito di feltro spesso 5mm, con cappello e barba di lana, qualche cuscino sotto al vestito, stivali invernali e un sorriso bonario che nasconde la disperazione dei 52°C sviluppati entro il costume.

    Tristemente, bisogna riconoscere che nell’immaginario collettivo dei bambini australi, prima o poi inizierà a profilarsi una inquietante certezza: Babbo Natale puzza.

    A parte questo, vi lasciamo un po’ di interrogativi aperti, e ci ripromettiamo di rispondere ad ogni quesito durante la prossima puntata sul Natale, che pubblicheremo proprio il 25 Dicembre, durante la nostra vacanza estiva!

    Il primo quesito -di facile soluzione in effetti- ve lo proponiamo già noi: un quesito che affliggeva la mia mente di bambino durante quei favolosi anni ’80… Cosa ci fa un abete a gerusalemme??

    Distribuzione del genere Abies (Abeti) in Eurasia

    A questa ed a numerose altre domande risponderemo a Natale, intanto… Buone Feste!!!